Oggi, per le persone intelligenti, non c’è più differenza tra vivere in un paese e vivere in una città; oppure tra vivere in un centro urbano o in una zona rurale. L’unica vera differenza è l’approccio mentale, praticato  all’interno del contesto sociale e dalla conseguente forma di scelte praticate quotidianamente. In generale, le persone si troveranno a dover vivere e convivere la molteplicità e la complessità di un sistema animato tanto dalla grettezza quanto dall’intelligenza. Entrambi i gruppi, per accendere il fuoco useranno la legna che avranno a disposizione. Si passerà perciò, dall’alveo del pettegolezzo, della maldicenza, della gratuita accusa e dalla diffidenza alla presenza diffusa di garbo,  costruttività e fiducia. Tra i due argini del fiume, come si potrà immaginare,  la distanza è notevole e quindi la portata d’acqua potrà essere devastante nei confronti di una società non intenzionata a  porre rimedio alla degenerazione in atto, ormai stratificata e consolidata dal reiterato modello ricevuto dalle pregresse generazioni. Per molti versi anche le persone estranee al pettegolezzo, alla maldicenza ed alla grettezza delle quali ormai tutti abbiamo ampia contezza, finiranno per subire e doversi convincersi che è meglio fidarsi delle cattiverie altrui che delle vere realtà. Questo modello di riprova sociale è divenuto nel tempo un modello infallibile per ottenere ciò che non è dovuto. Potranno addirittura asserire che è un processo relazionale preferito da moltissime persone perchè ritenuto più facile da praticare  e crea sempre consenso, soprattutto all’interno della fascia sociale intenta ad avvelenare pozzi per lasciare la Comunità senza acqua potabile. All’interno di un siffatto sistema sociale, affamato di dominio e potere in quanto propenso esclusivamente a mantenere basso il livello di collaborazione affinché possa essere impedito il diffondersi del desiderio di crescita, sviluppo culturale, economico e sociale  gli ignoranti hanno tutto lo spazio per poter apparire intelligenti. Le contraddizione evidenti di tali scelte saranno poi i risultati generati dalla virtuosità del vuoto creato principalmente individuabile in isolamento, emigrazione, sottosviluppo e proliferazione di compromessi, corruzione e  arretratezza. Vorrei chiarire subito, al fine di evitare malintesi, che ripongo assoluto rispetto nei confronti delle persone umili, corrette e animate dalla volontà di crescere, migliorarsi ed essere d’aiuto al prossimo ed alla Comunità all’interno della quale vivono quotidianamente. Mi viene il voltastomaco al solo pensiero di sapere che esistono persone false, marce, vigliacche e pronte a tradire chiunque non per cambiare posizione sociale o economica ma per impedire che altri possano progredire. Qualcuno chiama questo gesto invidia. Personalmente identifico questo gesto come uno tra i più gravi mali per l’umanità; l’insieme delle metodologie utilizzate per concorrere al raggiungimento di queste finalità vorrei identificarle come “povertà del sistema umano”.  Insieme alle altre innumerevoli cause, il lento declino del Meridione, la crescente desertificazione e l’impoverimento di sistema umano, sono le debolezze reali che hanno svuotato e continueranno a svuotare di contenuti principalmente il mondo giovanile, sempre più apatico nel vedere e subire  un sistema impegnato a premiare il mediocre bloccando il capace non sulla mancanza di competenze ma per un’ordita trama di cattiverie, pettegolezzi mescolate ad arte dalle gratuite ed inesistenti illazioni, servite a chi detiene il potere su un bel piatto d’oro proprio da coloro che non hanno mai compreso l’uso del piatto perchè abituati a leccare per poter sopravvivere.   Accanto ai giovani, anche le donne iniziano a distinguersi dall’appartenere o al voler concorrere al progresso sociale usando lo squallore. La meritocrazia afferisce sempre di più come metodo all’interno dell’universo femminile. A conferma di ciò è rilevabile il pericoloso dato afferente ai reati di femminicidio. Quando si cerca la libertà la risposta diviene la violenza.  L’energia ed il sapere delle donne non hanno via di mezzo, compromesso e approssimazione; l’uomo mediocre invece cade sempre nelle trappole del compromesso perchè cosciente di dover praticare tale scelta per potersi elevare ottenendo ed esercitando il potere usurpato. La vera forza delle persone libere e intenzionate a vivere sino in fondo la bellezza della vita,  sarà quella di non cadere nella trappola tesa da abili tessitori, intenzionati ad attrarre persone avulse dal compromesso e dal malaffare in quei luoghi dove il canto delle sirene finirà per trasformarsi nella vittoria di Pirro. Per carità, l’errore va messo in bilancio e perciò va sempre osservato come un rischio. Vi sono però due tipologie di errore: si può sbagliare in mala fede e si può sbagliare in buona fede. Sarà importante comprendere la differenza tra gli errori. Per quanti vivono una vita assertiva sarà facile trasformare il rischio in opportunità: ho denunciato il ladro che tentava di rubare nella casa di un vicino facendo del bene ad una famiglia che poteva subire un furto e proteggendo per il futuro anche la mia abitazione da quel malintenzionato. L’errore in mala fede sarebbe stato assecondare il furto per trarne beneficio mentre l’errore in buona fede sarebbe stato quello di dare poca importanza ad una presenza estranea intenta a forzare la porta. L’antidoto a questo modo di agire esiste, non viene praticato e diffuso perché in tanti sperano che qualcuno possa iniziare a sfidare il sistema per poi, a risultati avvenuti, potersi accodare e condividere il gusto della vittoria sull’ingiustizia e sul prepotente di turno. Manca il coraggio e mancano le occasioni. Ormai la massa non è più solida ma è virtuale, i giornali vengono controllati mediante la targettizzazione volta a non dare voce alle proposte ma per alimentare il senso di paura ed insicurezza mediante la diffusione di fatti criminosi, crisi e guerre. Rimane ancora qualche piccolo spazio, fatto da luoghi intrisi di speranza o di riflessioni pieni di errori grammaticali come questa destinati a mantenere acceso un sogno, rappresentabile da un quadro composto dalla vita e dalla libertà identificabili con la delineazione della cornice e la bellezza di quanto impresso sulla tela.

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