Questa riflessione vuole essere l’occasione per inviarLe un piccolo ed umile suggerimento per il Suo impegno professionale: per guadagnare visibilità, in futuro, provi ad evitare di coniare titoloni e frasi, tendenti a sminuire e/o ridicolizzare quanti finiscono quotidianamente sotto la Sua lente d’ingrandimento. Se avesse letto con attenzione il Piccolo Principe, non Le sarebbe sfuggita la bellissima precisazione di Antoine de Saint-Exupéry “l’essenziale è invisibile agli occhi”. Vede Sig. Direttore, a Sud non si vive per stare sotto i riflettori. Si vive perché orgogliosi di far parte di una Comunità che riesce ancora ad aprirsi a cerchi concentrici e, partendo da un piccolo paesino di provincia, diventare Cittadini del mondo senza fare del male a nessuno ma impegnandosi concretamente. La Sua strategia è differente dalla nostra. Non oso condannarla ma non posso condividerla. Il Suo continuo modo di puntualizzare e ridicolizzare il Meridione ed i Meridionali non è un male. Lei ci sta facendo un grandioso favore senza saperlo. I Suoi lettori, grazie ai Suoi interventi, si incuriosiranno sempre di più e cercheranno di leggere e scoprire da vicino l’identità di questi Terroni; in tal guisa le persone che approfondiranno l’argomento incontreranno lungo la loro strada il mondo della cultura e le rispettive opere di Corrado Alvaro, Tommaso Campanella e poi Pitagora, Pirandello, Sciascia, Camilleri, Barlaam di Seminara, per citare soltanto alcune delle illustri personalità espresse dal Meridione. Cercando cercando, non saranno assenti nelle ricerche le immagini che ritraggono le bellezza dei nostri territori e gli spettacolari paesaggi dove, nei secoli passati come oggi le popolazioni susseguitesi ed il loro agire hanno reso vita a culture, saperi ed identità tese sempre ad includere e mai ad escludere. Abbiamo saputo accogliere Migranti, Rifugiati politici ed abbiamo saputo integrare, conoscere e cooperare per crescere e mai per colonizzare e comandare. Nella nostra semplicissima umiltà siamo stati reiteratamente bleffati, usati e traditi. Dall’Unità d’Italia al Patto Gentiloni, il tempo ed i diversi attori hanno variato di volta in volta i contenuti ma, alla fine, il Sud doveva garantire quel serbatoio di voti indispensabile all’ennesimo schieramento politico di vincere dopo aver promesso prima benefici e occupazione per poi realizzare tagli, sacrifici ed imporre ritardi, disoccupazione, crisi e marginalità sociale. Seppur abbiamo nel tempo subito tutto ciò, continuiamo ancora oggi a vivere con ottimismo e, nel nostro modo di essere, continuiamo ad essere accoglienti, ospitali e gentili anche nei confronti di quanti amano prenderci a sberle, umiliandoci e tentando di farci apparire per ciò che non saremo mai per indole umana. Del nostro niente siamo orgogliosi, perchè quel niente è la nostra storia e non il futuro di quanti hanno immaginato di poterci usare. Nel Meridione che Lei ha recentemente vituperato per l’ennesima volta, mediante l’infelice sortita nei confronti di Andrea Camilleri, ci sono anche punti di debolezza ed a volte tali criticità sono anche tristi ed atroci. Conosciamo benissimo la nostra realtà e non intendiamo nascondere questa evidenza a nessuno. Per risolvere la parte negativa, non solo del Meridione ma dell’Italia intera, con deferente rispetto nei Suoi confronti, Le rammento che il nostro Ordinamento Giuridico non ha previsto il conferimento di un compito straordinario ad un giornalista, seppur stimato e preparato come Lei. Tale azione viene riposta nelle mani di quanti hanno le competenze previste a seguito dell’esercizio delle funzioni e dei rispettivi Uffici ricoperti, in altre parole le Istituzioni alle quali noi crediamo fermamente.
Pertanto, sperando di non dover assistere per l’ennesima volta ad un sermone inutile ed alquanto di poco gusto, saranno particolarmente gradite le Sue scuse nei confronti di Andrea Camilleri e conseguentemente i sentimenti di remissione andrebbero rivolte nei confronti di quel Meridione che non può continuare ad essere il bersaglio di quanti intendono sbottare, individuando i mali dell’Italia nel Sud e nella sua gente. Questo gesto potrebbe accreditarLa nell’intraprendere un nuovo viaggio, fatto di un giornalismo che sa raccontare quelle peculiarità spesso nascoste e superando la gaffe che, ultimamente sono divenute una sorta di abitudine, soprattutto quando il bicchiere è mezzo vuoto.
Cordialmente
Francesco Rao Sociologo e Meridionalista
P.S.
Per noi Meridionali, essere Terroni è un epiteto che sta ad indicare l’appartenenza ad una grande famiglia fatta di valori e tradizioni. Tutto ciò, rende possibile la visione del bicchiere mezzo pieno e la capacità di sognare un futuro migliore.
Prima di salutarTi, ringraziandoTi per avermi letto, vorrei chiederTi un piccolo aiuto: se la mia Riflessione fosse stata di Tuo gradimento, Ti chiederei di condividerla con i Tuoi amici, tramite Facebook o Whatsapp. In caso contrario, Ti sarò particolarmente grato se volessi segnalarmi ciò che non condividi. Questo spazio vuole essere anche un luogo dove potersi confrontare liberamente al fine di crescere ed imparare anche grazie alla condivisione. Personalmente continuo a ritenere attuale quanto asseriva Socrate: “So di non sapere”. Perciò, è un nostro diritto essere curiosi, apprendere e crescere.
Saluti
Bellissime parole, troppo nobili per essere destinate ad un cialtrone come Feltri. Non so se è in grado di comprenderne appieno i contenuti ed apprezzarne l’eleganza del discorso, lui che è un vero cafone.
Buongiorno Pasquale,
grazie per la cordiale attenzione. In cuor mio risiede la speranza di poter vedere presto una reazione del nostro Meridione e della nostra Gente. Dobbiamo azionare la consapevolezza e la capacità di riprenderci il futuro usando quel garbo e quell’entusiasmo che ci contraddistingue.
Detto tra noi: noi siam cresciuti immaginando il giocattolo, recuperando i vari componenti ed assemblandoli. Nel nostro percorso di vita, abbiamo saputo costruire tutto perchè di pronto abbiamo avuto ben poco.
Saluti e buona Domenica
Francesco Rao
Buongiorno Francesco. Condivido a pieno quanto hai scritto ed anche lo stile civile e signorile. Giuseppe Scalzo
Buongiorno Giuseppe,
grazie per la cordiale attenzione. Quando le parole escono dal cuore e sono sincere, diventano proiettili destinati a dare slancio ai pensieri ed ai sogni.
Buona Domenica
Sono bellissime parole indirizzate però ad un essere che non merita tanto rispetto per l’odio che trasuda da tutti i suoi interventi nei confronti di un popolo distrutto dai suoi accoliti è da tenere allora come oggi nella miseria rubando i nostri diritti sociali ed economici da più di un secolo.
Vergogna Feltri
Buongiorno Mario,
grazie per l’attenzione riservatami. La nostra forza, da sempre, è stata quella di guardare negli occhi il nostro prossimo senza imitarlo nei modi e nelle parole. Qualcuno ha detto: Noi non siamo come loro. Valga il vero ed andiamo avanti, senza fare rumore ma puntualizzando e soprattutto senza dover subire supinamente.
Buona Domenica
Francesco felice Domenica.
I commenti che il crescente numero dei lettori hanno voluto scrivere a favore della tua molto pacata riflessione, denotano che ancora e per fortuna, nel Meridione dell’Italia unificata esistono buone persone che ci incoraggiano a ben sperare per un Sud sempre migliore fatto di persone sensibili e dal cuore nobile.
Coloro i quali impiegano mezzi e metodi più adatti ad ambienti ostili, probabilmente non si rendono conto che non sono altro che tristezze umane che mal si conciliano con la innata bontà della Gente del Meridione d’Italia.
Mi spiace tanto aver letto alcune parti scritte dall’innominato e per caritá di Zpatria innominabile scrittore, il quale ha in altre occasione detto e scritto cose belle e utili verso il Sud nel suo complesso, non abbia avvertito quel senso di forte disagio interiore nel concludere la sua addolcita esternazione citando un attributo maschile che nel fine ultimo a cui era destinato, offende il buon nome sia del sofferente scrittore Amico Meridionale che dei tantissimi giornalisti e scrittori del nord, sud e centro della nostra bella e cara Italia Unita.
Emilio Errigo
Buon pomeriggio Emilio,
ognuno di noi, nel proprio agire quotidiano, ha moltissime occasioni per costruire percorsi di crescita e sviluppo. Di sicuro, l’esternazione del Direttore Feltri non è stata felice ma noi possiamo superare l’arduo compito di contribuire alla crescita ed allo sviluppo sociale della nostra terra senza perdere mai di vista la bellezza della storia e dei luoghi dove siamo nati, divenuti nel tempo la cornice della nostra storia. Quando qualcuno osa spostare i nostri quadri noi non perdiamo la pazienza, provvediamo a rimettere a posto il tutto con garbo e determinazione. La nostra non vuole essere una sopraffazione ma una consapevole volontà di dare seguito ad una somma positiva fatta di azioni, scelte e condivisione. Come dice un nostro conterraneo: la cooperazione può restituire forza al nostro Sud.
Saluti