Bisognerebbe imparare ad essere prudenti. Un conto è la pandemia, un conto è la crisi economico-sociale.
La pandemia è frutto degli effetti di un virus, diffuso grazie alle gambe umane, agli assembramenti e, scusate se lo dico, alla mancata disciplina di quelle persone che avrebbero dovuto prendere più seriamente le precauzioni impartite a suo tempo. Le responsabilità politiche le lascio al mondo politico.
Proviamo ad immaginare che l’odierna crisi economica, all’80% è un effetto della pandemia, per la rimante parte, il 20%, si tratta di un’onda lunga riconducibile alla crisi del 2008.
Adesso, posso comprendere la fretta di ripartire. Ci sta. Ma se l’emergenza è stata dichiarata sino al 30 Giugno, è così difficile sacrificarsi e seguire le misure che ci vengono impartite?
Con molto rispetto, a volte mi sembra di essere all’interno di una di quelle aula delle Scuole dell’infanzia, dove si piange perché bisogna imitare qualcuno – a scanso di equivoco è un semplice esempio per richiamare alla mente la bizzarra bellezza dei bambini, la Scuola è per me un luogo intoccabile-.
Oggi siamo tutti sulla stessa barca e, purtroppo senza un becco di quattrino. Secondo voi, pigiare l’acceleratore e ripartire, non potrebbe essere un gioco pensato ad ok per poi sentirsi dire: “avete voluto ripartire, adesso non vi spettano indennizzi e/o benefici”.
Pensandoci bene, accanto a chi vende ci sarà sempre qualcuno che potrà comprare?
Bene, tra i due attori, qualora uno non sia nella condizione di lavorare e guadagnare, come verrà effettuato il pagamento?
Secondo voi, chi ha da parte pochi centesimi si metterà ad ordinare champagne e caviale? Oppure prenoterà 20 posti all’interno di una grande sala per festeggiare?
Mi sa tanto che ormai sia scattata la molla, dove la priorità si chiama libertà e la prudenza è stata destinata a rimanere in cantina.
Concludo, nell’autosichiarazione ad uso dei frettolosi, se potessi, ci farei mettere un’altra voce:
– essendo stato impaziente di uscire, qualora dovessi essere contagiato da COVID-19 sono cosciente di non meritare cure e ricovero ma l’immediata tumulazione.
Vi chiedo scusa per la franchezza, volendo potrete anche insultarmi ma ho preferito essere chiaro.
Stiamo vivendo una grande trasformazione e dovremo imparare che domani non potrà più essere come ieri.
Saluti
#eternostudente 😎

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