Prima di morire, tra i tanti sogni riposti nel mio cassetto, spero di aver superato anche l’esame per diventare pubblicista e chissà, le mie riflessioni, oltre a condividerle con i miei tanti amici, un giorno potrò condividerle con tante altre persone.

In quel cassetto, non c’è un progetto sotteso a far conoscere ciò che già è conosciuto.  Mi piace continuare a riflettere, allungando lo sguardo in avanti per immaginare ciò che potrebbe essere, utilizzando pochi strumenti: la nostra Carta Costituzionale e quel pizzico di buon senso che penso di avere.

E’ risaputo: sono garantista. E’ anche risaputo che mi è particolarmente antipatico l’aggettivo indefinito “tutti”. E’ molto bello fare le distinzioni, senza dover mettere in un comune calderone positivo e negativo. Ognuno, nell’esercizio della propria libertà, può scegliere. Da ogni singola scelta, in moltissimi casi, è anche possibile ravvedersi per rivalutare la scelta compiuta. Questo processo, fatto in buona fede, è una chiara manifestazione di crescita culturale e personalmente lo apprezzo. Si sa, a volte, per non entrare in contraddizione, si persiste nel sostenere una scelta perchè l’orgoglio ha chiuso la porta dell’onestà intellettuale che rende libere le persone.

Questa mattina, un mio carissimo amico, mi invia una pagina del Riformista, diretto da Piero Sansonetti. Leggo il titolo. Poi passo ai contenuti. Ebbene, c’è qualcosa in questa pagina che sino a questo momento non avevo appreso da altri organi di comunicazione. Ecco perchè il giornalismo mi affascina.  Nell’era dei social, dove potremmo pensare di essere informati in modo ampio, a fine giornata mi sa che in tanti potranno asserire di essere stati fagocitati dalla disinformazione.

Come già fatto nel mondo delle scienze sociali, per le quali continuerò a spendermi e studiare, la mia quantità di curiosità quotidiana afferisce nella volontà di ricercare le cause per ciò che non viene reso noto perchè è meglio mantenere fuori dai riflettori alcuni argomenti, lasciando al grande pubblico un pasto simile ad un panino di identiche dimensioni, uguale cottura e analoga farcitura. Cambia soltanto la confezione. Tornando alle notizie,  le diversità lette ed apprese non afferiscono ai fatti narrati, ma per lo più alla posizione politica assunta dai rispettivi organi di stampa, direttamente o indirettamente sostenitori di varie correnti politiche. Per carità, nulla di male. Una diversità che potrebbe arricchire la capacità critica. Però, queste cose, vogliamo dircele senza passare per ingenui? Pensate un po, per indurci ad acquistare un determinato detersivo ci hanno convinto che basta ripassare il mocio una sola volta sul pavimento, in quanto il prodotto reclamizzato non fa schiuma. Tradotto: fatichi meno, guadagni tempo e la casa è profumata. Mi chiedo: la casa della nonna, pulita quotidianamente con il sapone di marsiglia non era profumata? Sorge spontanea una domanda: le nostre nonne, nell’utilizzare i vecchi metodi per lavare il pavimento oppure fare il bucato con la cenere, erano proprio dei folli oppure nel sovrapporre le due fasi temporali è cambiato tutto?

La velocità della quotidianità ha trasformato l’agire umano in uno slogan, condizionando chi non è collocato nella massa ad essere escluso perchè controcorrente.

Ebbene, proprio nella pagina del Riformista, oggi si legge qualcosa che non è in linea con tutta quell’onestà sbandierata al vento da Grillo e dai suoi follower. Come detto in passato, ed oggi sembrerebbe essere dimostrato da un punto di vista comunicativo – i giudizi li lascio al Giudice naturale -, per poter convincere legioni di incazzati, stanchi di un sistema politico sempre più chiuso in se stesso, lontano dalla realtà,  ed a volte intraneo a fatti poco chiari, è stato creato l’alter ego ossia un Movimento che doveva avere i connotati per essere identificato come un soggetto politico chiamato ad agire al contrario di come ha agito la politica sino ad allora.

Ebbene, senza essere eccessivamente critico e sperando che questa pagina possa essere letta da autorevoli sostenitori e rappresentanti del Movimento 5 Stelle, sui fatti narrati da Piero Sansonetti, ci sarà una querela? Casaleggio pubblicherà i bilanci dimostrando che quanto riportato non corrisponde a verità? Deputati e Senatori, eletti nelle fila del Movimento 5 Stelle, cosa diranno? Si aprirà una discussione politica sulla piattaforma Rousseau? Sia ben chiaro: chi tace è consapevole ed i milioni di consensi ricevuti, in pochissimo tempo, potrebbero essere un potentissimo boomerang.

Mi farà piacere ricevere notizie in merito.

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