A Beppe Grillo, una bella lettura della nostra Costituzione farebbe molto bene.
In quel testo, redatto da Persone lungimiranti, ci sono sia le risposte ma anche le tante domande che un certo silenzio ha preferito evitare per non alimentare ulteriori ed imbarazzanti polveroni.
Per quanto riguarda le modalità del divertimento dei Giovani consiglierei a Grillo di provare ad invertire i ruoli dei soggetti interessati: anziché tutelare la posizione del figlio e degli amici si chieda cosa avrebbe detto o cosa avesse fatto qualora la ragazza fosse stata sua figlia?
Si rifletta a lungo e soprattutto ci sia molta più maturità nelle singole scelte di vita.
Ai Giovani chiederei di non agire pensando che la vita sia simile ad una PlayStation, non esiste un tasto replay e ogni fatto compiuto genera responsabilità ben precise. Per gli abusi sono state previste apposite sanzioni che possono finanche tramutarsi nella restrizione della libertà.
La violenza è sempre e comunque un gravissimo male perció va fermamente condannata. Quando ad essa si aggiungono ulteriori fatti che aggravano le circostanze, la punizione dovrà essere ben proporzionata ai fatti compiuti ed il reo dovrà essere non soltanto sanzionato o recluso ma anche rieducato.
Infine, il buon padre di famiglia non può essere colui che da la propria libertà per tutelare quella dei figli, ma è colui che insegna ai propri figli come vivere nella società senza ledere la libertà altrui.