Questa mattina, 16 Settembre 2019, il suono della campanella segnerà anche in Calabria, come già avvenuto nelle altre regioni d’Italia, l’inizio dell’Anno Scolastico 2019/2020. Oggi più che mai, diviene indispensabile non prendere alla “leggera” le occasioni di istruzione e formazione in quanto, la strada da percorrere per potersi affrancare dalla marginalità e dalla disoccupazione futura continua ad essere la via del sapere e della cultura, da sempre unico e vero ascensore sociale per migliaia di giovani.
La Scuola ed i suoi Docenti, guidati con passione ed entusiasmo da Dirigenti scolastici e da una complessa macchina organizzativa fatta da persone, nel tempo forniranno le risposte più autentiche e vere per il futuro di ogni studentessa e di ogni studente. Confido, con viva fiducia, nella qualità dell’offerta formativa di una Scuola intenta a cogliere l’insieme delle complesse sfide del Terzo Millennio, declinandole con linguaggi attuali e interpretando il cambiamento in atto come una vera e propria sfida e non come un limite da far subire alle giovani generazioni, facendosi trovare impreparata e priva di strumenti per riuscire a conseguire gli obiettivi di una mission sempre più ispirata dalla tecnologia, dall’intelligenza artificiale ed alla velocità dei nostri tempi dove, occorre ribadirlo, è ancora indispensabile saper leggere e scrivere, avere una buona padronanza con la matematica e la geometria ed imparare a ragionare, anche in modo critico, mediante lo studio della filosofia.
Accanto ai Giovani, oltre al mondo scolastico c’è la famiglia. Proprio ai genitori rivolgo questo breve messaggio: oltre a preoccuparvi dei voti che i vostri figli conseguiranno durante l’Anno Scolastico, chiedete loro come vivono la loro quotidianità, come affrontano le difficoltà della vita, piccole o grandi che siano, provate ad ascoltare molto di più di quanto già fate. Non precipitatevi a fornire soluzioni ai problemi quotidiani, altrimenti, i vostri ragazzi finiranno per affrontare anche le più piccole difficoltà con lo sguardo dell’adulto e non impareranno mai a ragionare autonomamente. A limite, dopo aver discusso, chiedete loro come vorrebbero affrontare la difficoltà illustrata. In questo modo, oltre a conferire fiducia, misurerete costantemente la qualità delle scelte. Mi piace sottolineare che non esiste un metodo perfetto per educare i figli. Non può esistere nemmeno il consiglio giusto o il consiglio sbagliato. Tutto sarà in funzione della strada intrapresa nell’affrontare il peso della quotidianità. Purtroppo, l’attualità ha fatto perdere smalto alla speranza ed alla fiducia perchè ha preso il sopravvento la paura. Quest’ultima, perciò, non dovrà essere il fantasma da catturare ma la sfida da cogliere per poter costruire la propria realizzazione, anno dopo anno, con passione e determinazione.
So benissimo che accanto alle soddisfazioni potranno esserci anche momenti di scoramento, in quantità maggiore o minore, potranno arrecare distrazione e disturbo. Tranquilli amici miei, tutti ci siamo passati e sono state proprio le giornate più buie e difficili ad averci fatto crescere. In queste brevi ed intense parentesi, soprattutto i giovani studenti, oltre ai loro docenti ed ai loro genitori, conosceranno da vicino il valore dell’amicizia. Proprio quest’ultima, insieme allo studio ed alla crescita personale e culturale, rappresenteranno per tutta la vostra esistenza la vera bellezza del vostro percorso di vita.
Buon lavoro a tutti e buon inizio di Anno Scolastico da una persona che non ha mai smesso di sentirsi uno studente.