I titoli accademici, veri o falsi, utilizzati a sproposito, le arie, la supponenza, la ricerca del potere, una certa ricchezza, i compromessi, la dipendenza da quanti ti offriranno una scodella e un guinzaglio, per poi farti diventare il suo cane e costringerti ad abbaiare quando avrai fame o quando nelle persone estranee vedrai il pericolo, non sarà mai la tua  libertà.
Ecco, pensaci bene. L’ignoranza, la grettezza e la mediocrità che ci circonda sono figli di una certa approssimazione e di quel desiderio teso a “desiderare tutto e subito”, disprezzando la pazienza e la parsimonia di quanti sono intenti a vivere, credere e impegnarsi per crescere e magari realizzare un sogno che per altri è solo utopia.
Pensaci bene. Soltanto la scuola, la formazione e lo studio potranno farti ragionare, comprendere, scegliere e decidere. Le promesse facili sono un grande imbroglio. Scegli un banco, una sedia e tieni curva la schiena sui libri. La bellezza del sapere non genera sofferenza ma apre nuovi orizzonti. Per essere un buon Cittadino non dovrai per forza essere laureato o cattedratico. La scuola dell’obbligo è un gran punto d’arrivo. Ma in quella posizione dovrai giungere carico di tutto il sapere che i tuoi docenti ti hanno offerto lungo la strada della tua formazione. Inoltre, non immaginare mai lo studio come un lavoro. Pensa allo studio come una condizione di miglioramento personale. Immaginalo come una strada che ti consentirà di raggiungere la vetta più alta per poter accarezzare i tuoi sogni e vivere ogni tua immaginazione rendendola una realtà tangibile. Ricorda però, il vero potere che salverà la persona dalla dannazione non sarà il comando, ma la capacità di servire, ossia essere d’aiuto a quanti avranno bisogno di te. Nell’esercizio di questo grande dono, non guardare in faccia chi dovrai servire, pensa sempre che al tuo cospetto ci sarà una persona e, seppur forte o debole, umile o ricca, il tuo dovere non è giudicarla ma agire. Tutto ciò dovrà essere praticato esclusivamente nel bene e per raggiungere il bene.
Qualche volta potranno anche chiederti di agire contro i tuoi principi, altre potranno anche essere occasioni per le quali si chiederà di usare la violenza o il tuo sapere per ferire altri. In tale caso, il tuo potere sarà straordinario e praticando un servizio potrai esercitare il rifiuto. In quella occasione, non ai tuoi occhi ma agli occhi di chi pensava di poterti “comandare”, emergerà tutta l’impotenza di chi voleva apparire forte ma in realtà è stato costretto a manifestare al tuo cospetto tutta la sua debolezza.
In passato, tali esperienze aprivano il varco alla delegittimazione o al pregiudizio e quest’ultimi erano considerati simili a coltelli affilati, usati da quanti pensavano di costringere al loro comando quanti sapevano di avere minori risorse e minori opportunità. Oggi non è più cosi. La scuola è stata e continuerà ad essere l’unico ascensore sociale destinato ad affrancare dalla povertà educativa e sociale soprattutto le persone più umili e modeste. Quanti hanno avuto e quanti continueranno ad avere fiducia in quell’ascensore sociale, avranno scoperto e scopriranno che il coraggio non è incapsulato nella violenza o nella sopraffazione e non potrà nemmeno essere acquistato al supermercato. Il coraggio continuerà ad essere una scelta di campo, mantenuta quanto tutto diventerà difficile anzi, quando tutto sembrerà essere impossibile. Sarebbe troppo semplice essere coraggiosi quando tutto va bene e il rischio è pari a zero. Quando saranno le tue idee a farti correre, oppure farti fermare per prendere fiato e poi ripartire con la giusta determinazione, quella sarà una scelta dettata dal coraggio che avrà fatto tacere quelle debolezze che tutti noi abbiamo. Quando i tuoi occhi, attraverso le tue parole racconteranno potrai raccontare il vero, anche a costo di avere tutti contro, quello sarà il coraggio.
Tutto il resto, potrà anche essere bello, affascinante, irraggiungibile e piacevole. Ma fai bene attenzione, proprio in quella misura del bello c’è tanto vuoto, molta inconsistenza e soprattutto quella potrebbe essere la strada per poi rischiare di perdersi nel nulla.
I criminali ed i banditi impegnati ad assodare i tanti giovani disperati, promettendo loro soldi e vita facile, non potranno guardare  le persone negli occhi con l’identico sguardo riservato da una madre o da un  padre ai loro figli. Mentre i genitori nutrono amore per i loro figli,  i criminali non cercano persone da amare, cercano soltanto numeri da usare per poi mandarli in galera oppure all’obitorio.
Pensaci bene, prima di perdere tutto, compresa la vita e l’affetto dei tuoi cari, investi su te stesso. Studia.

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