Caro Francesco buona vita.
È molto interessante leggere un progetto di buona e sana vita in Calabria, se poi tale progettualità ha come destinatari i ragazzi e i giovani, residenti nel Comune di Reggio Calabria e Comuni contermini o prossimi a Cittanova, allora il gioco è fatto.
Non è un evento solito leggere sul web o carta stampata, ascoltare alla radio o televisione, che ancora c’è qualche anima buona e ben pensante, che si prende l’impegno ad assistere la gioventù in crisi da indifferenza.
Tanto prima o poi questi ragazzi, divenuti giovani e poi adulti, restituiranno alla collettività organizzate, chiamata società del benessere apparente, con prevedibili interessi, tutto o parte di ciò che hanno ricevuto in bene o in male.
Leggevo che ogni anno sono decine di migliaia i ragazzi e giovani, (bambini e bambine) vittime di violenze, cosa mai potranno restituire queste creature di Dio alla società del benessere con l’aggravante dell’indifferenza?
Questi attività sociali di buona e sana vita progettate, approvate e organizzate, in aree territoriali complesse e complicate della Calabria e non solo, possono solo essere una carezza che tanto bene fa a chi la riceve e molto di più a chi la dona.
Grazie Emilio Errigo
Caro Francesco buona vita.
È molto interessante leggere un progetto di buona e sana vita in Calabria, se poi tale progettualità ha come destinatari i ragazzi e i giovani, residenti nel Comune di Reggio Calabria e Comuni contermini o prossimi a Cittanova, allora il gioco è fatto.
Non è un evento solito leggere sul web o carta stampata, ascoltare alla radio o televisione, che ancora c’è qualche anima buona e ben pensante, che si prende l’impegno ad assistere la gioventù in crisi da indifferenza.
Tanto prima o poi questi ragazzi, divenuti giovani e poi adulti, restituiranno alla collettività organizzate, chiamata società del benessere apparente, con prevedibili interessi, tutto o parte di ciò che hanno ricevuto in bene o in male.
Leggevo che ogni anno sono decine di migliaia i ragazzi e giovani, (bambini e bambine) vittime di violenze, cosa mai potranno restituire queste creature di Dio alla società del benessere con l’aggravante dell’indifferenza?
Questi attività sociali di buona e sana vita progettate, approvate e organizzate, in aree territoriali complesse e complicate della Calabria e non solo, possono solo essere una carezza che tanto bene fa a chi la riceve e molto di più a chi la dona.
Grazie Emilio Errigo